
TRACEABLE AND SUSTAINABLE
Il settore industriale conciario italiano, prevalentemente localizzato in Toscana e Veneto, è uno dei più importanti rappresentanti del Made in Italy della Moda, con un valore di produzione tipico (ante COVID-19) di circa 5 miliardi di euro. Questo settore rappresenta un esempio di economia circolare in quanto a partire da uno scarto dell’industria alimentare ottenuto dalla macellazione degli animali, produce pellami e cuoio di pregio impiegati nel calzaturiero, pelletteria, automotive e arredamento. La filiera del comparto conciario è composta prevalentemente da aziende di piccole e medie dimensioni, raggruppabili in 3 macrogruppi, ovvero:
• i produttori/formulatori/distributori di prodotti chimici;
• le concerie che producono gli articoli in pelle e cuoio;
• I terzisti che eseguono tipicamente lavorazioni meccaniche su pelle e cuoio, durante alcune fasi dell’intero ciclo di produzione.
A valle del settore produttivo tipicamente chiudono la filiera gli impianti consortili di depurazione dei reflui, le aziende che ritirano e smaltiscono i rifiuti solidi e quelle che ritirano alcuni sottoprodotti per un loro riutilizzo. Tutta la filiera rappresenta un modello di economia circolare perché si è evoluta nel riutilizzare il più possibile i rifiuti, gli scarti ed i sottoprodotti derivanti anche da altri settori industriali. A titolo di esempio di cita il recupero dei sali di cromo dai bagni esausti, che vengono riutilizzati nei processi di concia, gli scarti della pelle non conciata utilizzati per produrre fertilizzanti e gelatine ad uso alimentare e farmaceutico, gli oli ed i grassi di origine animale e vegetale per produrre le sostanze ingrassanti usate nella riconcia, gli scarti ed i ritagli di pelle semiterminata o finita per produrre piccole parti per cinture e calzatura, o dopo macinazione per produrre il cuoio rigenerato, anche questo utilizzato per fare cinture e parti della calzatura. L’attenzione a temi di responsabilità sociale e protezione per l’ambiente è il principale driver per il settore conciario europeo perché la liberalizzazione del commercio e la globalizzazione hanno reso più facile e meno costoso per molti clienti nel settore dei beni di consumo e del commercio al dettaglio, nelle economie sviluppate, rifornirsi in tutto il mondo, ma allo stesso tempo gli impatti negativi sugli standard del mercato del lavoro, sull’ambiente, sull’eccellenza dei prodotti e sullo sviluppo sostenibile sono stati molto sottovalutati. Nel settore della moda, forse più di altri, negli anni sono nati molti schemi di certificazione, etichette di sostenibilità e iniziative multi-stakeholder a cui le supply chain aderiscono, cercando di portare l’industria su un percorso più green e di dimostrarne la Sostenibilità.
ROMAR FREE è parte centrale della filiera della trasformazione della pelle per questo la MISURAZIONE della propria sostenibilità è fondamentale per il proprio business (sia per il ritiro scarti di lavorazione pellami che per il secondo destino del prodotto raccolto selezionato e lavorato). Nella Misurazione della propria sostenibilità può essere ricompresa anche l’attività di AUTOTRASPORTI GROTTI SRL quale attore della filiera e valutare così anche l’impatto dovuto al trasporto della merce. Il regolamento sul passaporto elettronico (in vigore dal 2025) nasce con il doppio intento di fornire delle linee guida per la progettazione e la realizzazione di prodotti di cui si conoscono la natura e la tipologia di materie prime ed il destino a fine vita, allo scopo di migliorarne la circolarità. Ciò implica quindi che sia codificata la filiera e per ogni utente se ne conoscano le caratteristiche in termini di sostenibilità, salute e sicurezza, come si può desumere dalle informazioni riportate di seguito, che sono richieste per la redazione del passaporto elettronico:
• presenza di sostanze che destano preoccupazione; • consumo di energia o efficienza energetica;
• uso di risorse o efficienza delle risorse;
• impronta di CO2 e ambientale (basati sul metodo di calcolo con i Product Environmental Footprint mediante Life Cycle Assessment – LCA).
Poiché nel regolamento è espressamente riportato di riferirsi a standard riconosciuti a livello EU per la misurazione della sostenibilità, automaticamente vengono soddisfatti anche i requisiti del regolamento anti greenwashing e l’azienda potrà comunicare in maniera seria ed attendibile tutti i propri dati di sostenibilità. Come primo step non si può parlare di sostenibilità se non si hanno gli schemi di certificazione necessari per monitorare e gestire tutti gli aspetti dell’ESG, così da fornire una garanzia gestionale per gli aspetti legati all’ambiente, alla sicurezza e alla responsabilità sociale. Altro step è quello di inserire in una logica più ampia tutti gli attori della filiera codificati sia come ruolo, sia come caratteristiche di sostenibilità socio-etica e ambientale, per questo riferirsi alla sostenibilità come logica di filiera è necessario per dare vere garanzie di sostenibilità oltre i confini della propria azienda. Il sistema di tracciabilità intende anticipare quelle che saranno le caratteristiche richieste in termini di gestione, controllo e comunicazione della produzione sostenibile, in accordo con le nuove bozze di regolamento Europeo riferite rispettivamente all’eco-design ed il passaporto elettronico di prodotto (Regolamento 2022/0095 del 30/03/2022) e alla lotta al Greenwashing.
La government del sistema verrà affidata ad Pag.17/25 CUPST: 14630.30062023.037000086_2046 una piattaforma SW di integrazione orizzontale, costituita da:
• Il back-end che integrerà le informazioni derivanti dalla filiera ed il gestionale aziendale di ROMAR e le elaborerà con specifici algoritmi per restituire le informazioni che l’utente è autorizzato a vedere, anche sottoforma di reportistica. Il backend consentirà a ROMAR di inserire informazioni relative alle certificazioni di tutta la filiera di fornitura. Non si prevede di tracciare i prodotti
• Il front-end, ovvero l’insieme delle dashboard che l’utente potrà vedere. Dal front-end l’utente autorizzato potrà interrogare il sistema e aggiornare dati ed informazioni della filiera.
Per l’esecuzione di queste attività ROMAR FREE si avvarrà di fornitori che presteranno: Servizio B.6.1 Servizi di supporto alla certificazione per la sostenibilità (servizio di classe A) L’obiettivo del presente servizio è di implementare i propri sistemi di gestione e certificazione avvalendosi di un supporto tecnico prestato dal fornitore per l’ottenimento delle certificazioni ISO 14001, e SA 8000 Servizio B.6.2 Servizi per l’efficienza e la responsabilità ambientale (servizio di classe A) Il servizio è finalizzato all’analisi, misurazione e diagnosi dei processi produttivi (inclusi quelli esternalizzati) in riferimento alla performance ambientale misurata in termini d’impatto effettivo mediante LCA, con l’obbiettivo di ottenere la certificazione Carbon Footprint di Organizzazione secondo la ISO 14064. Servizio B.6.4 Servizi di supporto dell’economia circolare (servizio di classe A) Il servizio è finalizzato alla misurazione della circolarità secondo la UNI/TS 11820 nell’ottica di dimostrare e certificare un percorso di valutazione ed implementazione di azioni per gestire la propria attività nell’ottica dell’Economia Circolare. Servizio B.5.1 Realizzazione di soluzioni di tipo “Horizontal/Vertical Integration” (servizio di classe B) Il servizio è finalizzato alla realizzazione di una piattaforma SW di integrazione orizzontale Servizio B.5.9 Rete di comunicazione industriale (Industrial Internet of Things) Il servizio è finalizzato alla progettazione ed implementazione di specifici sistemi di interconnessione per macchinari I4.0 B.5.11 Blockchain (servizio di classe B) Il servizio è finalizzato alla realizzazione di un sistema di sicurezza e autenticazione univoca degli attori della filiera delle loro informazioni e dati, mediante blockchain.
Periodo di svolgimento del progetto: 29.01.24 – 28.01.25
budget totale: € 150.000
co-finanziamento Regione Toscana: € 91.475